Omaggio a Tata Guines
Il re delle congas
Fra pochi mesi decorrerà il terzo anniversario della scomparsa dello straordinario percussionista cubano Federico Aristides Soto, universalmente conosciuto con il soprannome di Tata Giunes. Morto all’alba di lunedì 4 febbraio 2008 a la Habana a 77 anni di età , vittima di una insufficienza renale acuta.
Fino a poche settimane prima proseguiva la sua attività in un tour europeo, prendendo parte al nuovo spettacolo promozionale dell’ultimo disco del cantautore di flamenco Diego el Cicala.
Tata Guines considerato il re delle congas , nacque il 18 luglio del 1930 a Guines ( da dove il suo soprannome ), figlio di Joselito, suonatore di tres e lavoratore nelle piantagioni di canna del Central Providencia.
Si costruisce da se il suo primo paio di bongos, ed a 10 anni per necessità economiche, inizia a lavorare come apprendista calzolaio in una piccola fabbrica locale.
Inizia a suonare il contrabbasso con il Conjunto Ases del Ritmo, diretto da suo zio Dionisio Martinez e piu tardi con alcuni cugini fonda l’orchestra guinera Estrellas Nacientes.
Rimase sempre molto legato agli strumenti delle percussioni. A la Habana suonò con con L’Orchestra Nuova America, con Los Jovenes del Cayo, ma di giorno continuava a pulire scarpe e vendere riviste . Successivamente entrò a far parte della Tipica di Belisario come contrabbassista, alternandosi comunque con il Conjunto Chamacho.
A partire dagli anni 40, fece carriera con varie orchestre cubane di musica ballabile, fino a che fece il gran salto a N.Y., dove si consacrò al successo con i gruppi di Chico O’Ferrill , Mario Bauzà ed incise con Miles Devis, occupando una posizione mai più abbandonata come leader delle congas nel jazz afrocubano.
Negli anni 50 incise con Arturo Chico O’Ferrill e con Chachao il suo primo “Ritmo Caliente” insieme a Frank Emilio, Guillermo Barreto e Gustavo Tamayo.
Nel 1955 viaggio a Caracas, poi a NY. ed è proprio qui che conquistò i suoi trionfi definitivi, tanto che i nordamericani lo soprannominarono “ Mani d’oro”
Con l’orchestra di Fajardo y Sus Estrellas suonò nell’affollata pista da ballo di Broadway e all’Hotel Waldorf Astoria, dove ricevette la prima proposta come solista.
Realizzò tour in California, Texas,Chicago e Miami, tenne conferenze sulle percussioni cubane e relizzò spettacoli per raccogliere fondi a favore della lotta insurrezionale a Cuba.
Ritorno a Cuba nel 1960. Lavorò in gruppi come il Quinteto Istrumental de Musica Moderna, con L’Orquesta Sinfonica Nacional, con Josè Maria Vitier e con le piu prestigiose orchestre giapponesi.
Nel 1964 formò i Tata Guinitos, rendendo popolari composizioni come. “ Perico no Llores Mas, Auxilio,Fanfarron, Mami dame el Mantecado, No metas la mano en la Candela.
Con la scomparsa di Tata Guines, Cuba ha perso un’altra delle sue grandi figure della musica tradizionale.
Il re delle congas
Fra pochi mesi decorrerà il terzo anniversario della scomparsa dello straordinario percussionista cubano Federico Aristides Soto, universalmente conosciuto con il soprannome di Tata Giunes. Morto all’alba di lunedì 4 febbraio 2008 a la Habana a 77 anni di età , vittima di una insufficienza renale acuta.
Fino a poche settimane prima proseguiva la sua attività in un tour europeo, prendendo parte al nuovo spettacolo promozionale dell’ultimo disco del cantautore di flamenco Diego el Cicala.
Tata Guines considerato il re delle congas , nacque il 18 luglio del 1930 a Guines ( da dove il suo soprannome ), figlio di Joselito, suonatore di tres e lavoratore nelle piantagioni di canna del Central Providencia.
Si costruisce da se il suo primo paio di bongos, ed a 10 anni per necessità economiche, inizia a lavorare come apprendista calzolaio in una piccola fabbrica locale.
Inizia a suonare il contrabbasso con il Conjunto Ases del Ritmo, diretto da suo zio Dionisio Martinez e piu tardi con alcuni cugini fonda l’orchestra guinera Estrellas Nacientes.
Rimase sempre molto legato agli strumenti delle percussioni. A la Habana suonò con con L’Orchestra Nuova America, con Los Jovenes del Cayo, ma di giorno continuava a pulire scarpe e vendere riviste . Successivamente entrò a far parte della Tipica di Belisario come contrabbassista, alternandosi comunque con il Conjunto Chamacho.
A partire dagli anni 40, fece carriera con varie orchestre cubane di musica ballabile, fino a che fece il gran salto a N.Y., dove si consacrò al successo con i gruppi di Chico O’Ferrill , Mario Bauzà ed incise con Miles Devis, occupando una posizione mai più abbandonata come leader delle congas nel jazz afrocubano.
Negli anni 50 incise con Arturo Chico O’Ferrill e con Chachao il suo primo “Ritmo Caliente” insieme a Frank Emilio, Guillermo Barreto e Gustavo Tamayo.
Nel 1955 viaggio a Caracas, poi a NY. ed è proprio qui che conquistò i suoi trionfi definitivi, tanto che i nordamericani lo soprannominarono “ Mani d’oro”
Con l’orchestra di Fajardo y Sus Estrellas suonò nell’affollata pista da ballo di Broadway e all’Hotel Waldorf Astoria, dove ricevette la prima proposta come solista.
Realizzò tour in California, Texas,Chicago e Miami, tenne conferenze sulle percussioni cubane e relizzò spettacoli per raccogliere fondi a favore della lotta insurrezionale a Cuba.
Ritorno a Cuba nel 1960. Lavorò in gruppi come il Quinteto Istrumental de Musica Moderna, con L’Orquesta Sinfonica Nacional, con Josè Maria Vitier e con le piu prestigiose orchestre giapponesi.
Nel 1964 formò i Tata Guinitos, rendendo popolari composizioni come. “ Perico no Llores Mas, Auxilio,Fanfarron, Mami dame el Mantecado, No metas la mano en la Candela.
Con la scomparsa di Tata Guines, Cuba ha perso un’altra delle sue grandi figure della musica tradizionale.
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