El Sonero Dee Jay Timba Italia

El Sonero Dee Jay Timba Italia

giovedì 12 aprile 2012




ALEXANDER ABREU y su HAVANA D`PRIMERA
( L’excelente ) "Haciendo Historia "


“A volte un sogno sembra essere irrealizzabile a volte hai solo bisogno di essere più positivo(crederci di più) affinché ciò che vedi come irrealizzabile diventi una vera realtà , pura e bellissima.
Habana D’Primera è il mio sogno e lo sto vivendo come la realtà più bella che un uomo possa vivere.Ebbene perché la musica è il senso della vita, grazie alla musica posso fare tutto il resto e questo sogno mi ha permesso di presentare la mia musica”

Con questa emozionante introduzione l ”excelente , ALEXANDER ABREU presenta il suo sogno :Havana D’Primera, lo presenta al popolo cultore e appassionato della  musica cubana.
Havana D’Primera un sogno diventato realtà e che tutti noi amanti della musica cubana abbiamo la possibilità di esserne partecipi ,di ascoltare e vivere le emozioni che l ”excelente” ha trasformato in vibranti note (Vivencias) che eleggono l’amore quale essenza della vita,indipendentemente che sia amore verso una donna (Despues un beso-Confiesale) o verso la vita (Que buscas-Quando el rio suena) , l’amicizia (Las cosas de un amigo) o preferibilmente verso la “ musica” (Mi Musica) : Haciendo Historia!
Dopo i temi che hanno anticipato “ Haciendo Historia “ , “Cuando el rio suena “ e “Confiesale” che dal 2008 spopolano nelle salsoteche e nelle radio, mi permetto di evidenziare  DESPUES DE UN BESO  un bellissimo e soave son che sicuro riscuoterà lo stesso successo dei precedenti , contribuendo a portare il lavoro di Alexander y Havana D’Primera tra i dischi che meritano il premio Cubadisco 2010 a coronamento della lunga storia professionale del “excelente” trombettista, che oggi , trentaduenne , al culmine della sua carriera artistica, ha creato il sogno-progetto Havana D’Primera .
Un curriculum artistico impressionante sin dall’inizio della sua carriera artistica nella “Elite” di Paulo FG , infinte le partecipazioni a progetti musicali nel mondo intero non essenzialmente nell’ambito della Timba, ma in un panorama molto più ampio che spazia dal Jazz –Latin – Funky –Afro , con grandi artisti come: Chucho Valdez, Pio Leyva,Paulito Y Su Elite ,Haila Mompie, Irakere, Mayra Caridad Valdes, Amaury Pérez, Mayito Rivera, Soneros All Stars, Mamborama, Yumurí Y Sus Hermanos,Leyanis Lopez, Pachito Alonso Y Sus Kini Kini, Arnaldo Y Su Talisman, Adalberto Alvarez, Anais Abreu, El Clan, Angel Bonne, Issac Delgado Y Su Grupo,Carlos Manuel, Klimax, Danson, "El Nene" Pedro Lugo Martinez, Manolin, Gardi, Los Van Van, potrei continuare quasi all’infinito , elencando tutta la produzione musicale in terra di Cuba .
Alexander Abreu Manresa è senza dubbio tra gli artisti di Cuba che maggiormente stanno portando la musica cubana all’attenzione del mondo intero in questi ultimi anni. Alexander Abreu e la sua tromba rappresentano il passato ed il presente della musica di Cuba ,della Timba, del Son del Latin Jazz ,una presenza costante in contesti musicali dove si richiede lo strumento suonato con straordinaria maestria, lo strumento che accompagna, dirige, sostituisce le voci , il coro , anticipa , crea l’armonia, lo strumento è la ” trompeta” quella del musico: “L’EXCELENTE” , Alexander Abreu Manresa il degno erede della grande tradizione di trombettisti doc da Chappotin ad Arturo Sandoval  (ascoltare la deliziosa Vivencians ).
Il sogno realizzato, Havana D’Primera, si identifica come un progetto professionalmente ben definito nell’ambito del movimento Timbalero e con evidente legame ombelicale alle radici della musica cubana ,il Son ,dando alla band già dalla prima produzione una propria identità.
La partecipazione di Alexander a miriade di progetti musicali ha contribuito ad immagazzinare il meglio delle sensazioni ,suoni ,idee, che sviluppate ,fatte proprie, hanno portato alla nascita del progetto Havana D’Primera, un progetto che sicuramente entusiasmerà per molto tempo gli amanti della musica cubana doc, un progetto che in Tour in Europa sta dimostrando tutto il suo valore con delle performance live che entusiasmano il pubblico e gli addetti ai lavori.

Musicisti :
Alexander Abreu- Voz leader, trompetas
Rodney Iyarza Barreto- Drums y timbal
Guillermo Del Toro- Congas y percusion
Miguel Garcia- Bongoes, campana, timbal, percusion
Jannier Rodriguez- Maracas
Arturo Cruz -Bajo, tres
Amaury Pérez- Trombones
Cristobal Verdecia- Bajo
Tony Rodriguez- Piano
Harold Diaz- Teclados
Rogelio Nápoles- Guitarras
Yaser Mejias- Güiro
Invitados: Alexander Diaz- Coros
Tomas "El Panga" Ramos- Tambores batá


Temi :
Resumen De Los 90 5:45
Qué Buscas 5:16
Historia Verdadera 4:44
Mi Musica 5:47
Despues De Un Beso 5:10
Vivencias 4:11
Niña Bonita 4:27
Cuando El Río Suena 5:08
Oní Oní 4:33
Confiésale 5:04
Las Cosas De Un Amigo 5:24
LE NUOVE GENERAZIONI DELLA MUSICA CUBANA

Michel Herrera De La Carrera, direttore della Band Achè, trombettista, compositore e arrangiatore inizia i suoi studi di musica a 8 anni, si diploma presso la scuola superiore d’arte dell’Havana . Inizia la vita artistica, come è di consuetudine tra gli artisti Cubani, partecipando in varie produzioni musicali, diventando ben presto un artista molto apprezzato per la sua bravura e per la sua duttilità di interpretazione nei vari generi musicali.Sintomo di grande qualità e padronanza dello strumento, ben presto inizia a comporre le sue produzioni proponendole a vari artisti. In seguito, collabora con varie orchestre importanti partecipando a diversi tour in Europa. Dopo aver riscosso grandi apprezzamenti, si auto-promuove in un tour europeo , tra cui anche l’Italia nella città di Milano.
Ottiene un eccezionale successo all’Habana Cafè di Milano tale da ottenere un contratto della durata di un anno , partecipando anche al Festival Latino Americando con una orchestra di ben 13 elementi, tutta composta da giovani musicisti cubani.  Nel 2008 crea il suo progetto musicale “Michel Band y su Aché”, progetto musicale in linea con la nuova tendenza musicale nel mondo Latino Americano, il “SALSATON” (reggaeton con salsa) che nel caso di Michel Band prende la dimensione di “TIMBATON” (reggaeton cubano con Timba).
Nello stesso anno, inizia il primo “Tour Michel Band“, tour andando alla  conquista del  mercato salsero in forte crescita nello stato del Messico, ottenendo, un consenso dal pubblico salsero.
Il tour del Messico ha ritardato l’uscita del  suo primo cd, che presto sarà quasi completato. Forte delle esperienze e dei gusti musicali di ogni singolo componente della Band è facile immaginare  che il cd è rivolto in modo particolare ai ballerini , poiché i temi in promozione che ho avuto in anteprima, hanno trovato un facile consenso in pista . Le voci interagiscono con le “trompetas” del direttore MICHEL HERRERA e YANDRY ALVAREZ , il ritmo musicale è marcato, potente e volutamente ripetitivo dove il comune denominatore è il Ballo.
Ottimo l’apporto musicale femminile di LISANDRA COLLADO ( teclado ), YANEYSY RIOS (timbal), URSULA GOMEZ (congas) e la bella AARELYS CASTILLO al possente trombone.
“Mi Vecina” è il tema che apre la produzione musicale di Michel Band y su Aché, un tema che i giovani dell’Habana e della Provincia oramai lo hanno eletto come tormentone del “verano habanero2009”.
Michel Band y su Aché , ha tutte le carte in regola per oltrepassare  i confini di Cuba. Intanto la produzione ha iniziato a pianificare un nuovo tour Internazionale che toccherà l’Europa e naturalmente anche l’Italia.

Formazione della  Orchestra
1) MICHEL HERRERA DE LA CARRERA - DIRECTOR/TROMPETA
2) YANDRY MANUEL BALSINDE ALVAREZ - TROMPETA
3) AARELYS CASTILLO BÉQUER - TROMBON
4) JOSÉ LUIS VAZQUEZ BAZÓN- VOCALISTA
5) ALEXANDER LABARERE CELESTRIN - VOCALISTA
6) ANSELMO GARCIA GAINZA - VOCALISTA
7) DARIEL OLIVERA SPICK- VOCALISTA/DJ
8) YORDANY NUEVA PANEQUE - BAJO
9) YANEYSY RIOS LINARES - TIMBAL
10) URSULA MADELAINE GOMEZ MATOS- CONGAS
11) LISANDRA COLLADO MENA - TECLADO/VOCALISTA
12) MICHEL ALONSO CASTRO- PIANO

13) NELSON BRUNET MARTINES - DRUMS
                                                                                                
                                                                                                                                                                                                                                                          

                                                                           Juan Formell y “Los Van Van”        
 La Maquinaria

 Mercoledì 16 novembre Juan Formell, in una conferenza stampa a La Habana, ha presentato il nuovo e atteso lavoro discografico, La Maquinaria (Egrem), e il making of del videoclip relativo alla title track. Inoltre, l’8 dicembre prossimo, Los Van Van si presenteranno sul palco del grande teatro Karl Marx de La Habana per lanciare ufficialmente il nuovo disco e per festeggiare il 42° compleanno dell’orchestra. Il maestro Formell, che ha appena accolto nel gruppo il cantante Mandy Cantero (ex Pupy y Los Que Son Son) dopo la sofferta uscita di Mayito Rivera, si è detto molto soddisfatto dell’album di cui ha curato tutte le fasi della produzione, quasi tutti gli arrangiamenti, e firmato la maggioranza delle canzoni. Anche le note di copertina sono a carico del “papà” de Los Van Van. Formell ai giornalisti presenti nell’hotel Habana Libre racconta: “ Mi sono proposto di realizzare un disco molto ballabile, perché per noi la gratificazione arriva quando la gente balla”. Sottolinea poi la differenza con Arrasando, il cd precedente: “ Quello è stato un album complesso con arrangiamenti e composizioni molto elaborate. Ha avuto successo e ha vinto al Cubadisco. Poi però mi è rimasta la voglia di qualcosa di più…”La novità dell’album sta anche nelle sonorità innovative e negli arrangiamenti contemporanei di due canzoni che hanno avuto grande successo almeno una ventina di anni fa: Recibime e Eso Que Anda (titolo anche del docufilm, che narra un viaggio e i concerti del gruppo in varie città dell’isola). L’idea (Formell la porterà avanti anche nei prossimi album) è stata quella di far conoscere ai più giovani le sonorità dell’orchestra degli anni ’70 e ’80. Per questo ha lasciato da parte il baby bass, e optato per il ritorno del basso. Tra i musicisti invitati troviamo il cantante Angel Bonne (ex Van Van) e Alexander Abreu. Nel videoclip de La Maquinaria (firmato da Jan Padron), Roberton sarà il cantante principale, poi troveremo il cantautore Kelvis Ochoa, l’attore/regista Jorge Perugorria (nei panni di un meccanico), l’atleta Javier Sotomayor, i pittori Fabelo, Choco e Kcho (sua l’opera riprodotta nella copertina del cd La Maquinaria).
Track List
1. La Maquinaria (songo di Juan Formell) Solista: Roberto Hernandez
2. Recibeme (songo di Juan Formell) Solista: Abdel Rasalps “El Lele”
3. Que tiene ese guajiro (son di Juan Formell) Solista: Yenisel Valdés
4. Mis santos son ustedes (songo di Mayito Rivera) Solista: Mario “Mayito” Rivera
5. La Boberia (songo de El Lele y Cucurucho) Solista: Abdel Rasalps “El Lele”
6. Eso que anda (Songo di Juan Formell) Solista: Roberto Hernandez
7. Control (son di Juan Carlos Formell) Solista: Mario “Mayito” Rivera
8. Un año despues (merengue songo di Jorge Leliebre) Solista: Yenisel Valdés
9. Yo no le temo a la vida (songo di Samuel Formell) Solista: Abdel Rasalps “El Lele”
10. Final ( tumba-songo di Juan Formell) Solista: Roberto Hernandez


“La maquinaria es un tren, una guagua….subete a mi maquinaria pa’ que baile con cadencia. Atrevete, mas de quarenta años andando, inventando, creando. La maquinaria ya salio, nunca se va a parar”
Omaggio a Tata Guines
Il  re delle congas

Fra pochi mesi  decorrerà il terzo anniversario della scomparsa dello straordinario percussionista cubano Federico Aristides Soto, universalmente conosciuto con il soprannome di Tata Giunes. Morto all’alba  di lunedì 4 febbraio 2008 a la Habana a 77 anni di età , vittima di una insufficienza renale acuta.
Fino a poche settimane prima proseguiva la sua attività in un tour europeo, prendendo parte al nuovo spettacolo promozionale dell’ultimo disco del cantautore di flamenco Diego el Cicala.
Tata Guines considerato il re delle congas , nacque il 18 luglio del 1930 a Guines ( da dove il suo soprannome ), figlio di Joselito, suonatore di tres e lavoratore  nelle piantagioni di canna del Central Providencia.
Si costruisce da se il suo primo paio di bongos, ed a 10 anni per necessità economiche, inizia a lavorare come apprendista calzolaio in una piccola fabbrica locale.
Inizia a suonare il contrabbasso con il Conjunto Ases del Ritmo, diretto da suo zio Dionisio Martinez e piu tardi con alcuni cugini fonda l’orchestra guinera Estrellas Nacientes.
Rimase sempre molto legato agli strumenti delle percussioni.  A la Habana  suonò con  con L’Orchestra  Nuova America, con Los Jovenes del Cayo, ma di giorno continuava a pulire scarpe e vendere riviste . Successivamente entrò a far parte della Tipica di Belisario come contrabbassista, alternandosi comunque con il Conjunto Chamacho. 
A partire dagli anni 40,  fece carriera con varie orchestre cubane di musica ballabile, fino a che fece il gran salto a N.Y., dove si consacrò al successo con i gruppi di Chico O’Ferrill , Mario Bauzà ed incise con Miles Devis, occupando una posizione mai più abbandonata come leader delle congas nel jazz afrocubano.
Negli anni 50 incise con Arturo Chico O’Ferrill e con Chachao il suo primo “Ritmo Caliente” insieme a Frank Emilio, Guillermo Barreto e Gustavo Tamayo.
Nel 1955 viaggio a Caracas, poi a NY. ed è proprio qui che conquistò i suoi trionfi definitivi, tanto che i nordamericani lo soprannominarono “ Mani d’oro”
Con l’orchestra di Fajardo y Sus Estrellas suonò nell’affollata pista da ballo di Broadway e all’Hotel Waldorf Astoria, dove ricevette la prima proposta come solista.
Realizzò tour in California, Texas,Chicago e Miami, tenne conferenze sulle percussioni cubane e relizzò spettacoli per raccogliere fondi a favore della lotta insurrezionale a Cuba.
Ritorno a Cuba nel 1960. Lavorò in gruppi come il Quinteto Istrumental de Musica Moderna, con L’Orquesta Sinfonica Nacional, con Josè Maria Vitier e con le piu prestigiose orchestre giapponesi.
Nel 1964 formò i Tata Guinitos, rendendo popolari composizioni come. “ Perico no Llores Mas, Auxilio,Fanfarron, Mami dame el Mantecado, No metas la mano en la Candela.
Con la scomparsa di Tata Guines, Cuba ha perso un’altra delle sue grandi figure della musica tradizionale.


OMAGGIO A FRANCISCO AGUABELLA
 
Voglio ricordare uno dei principali percussionisti afro-cubani, capace di esibirsi in Europa, Australia, Sud America ed in tutti gli Stati Uniti, tra cui la Casa Bianca.
Francisco Aguabella , nato il 10 ottobre del 1925 a Matanzas (Cuba), è morto il 7 maggio 2010 all’età di 84 anni.
La sua carriera musicale inizia quando emigra, nel 1952, negli Stati Uniti, presentandosi come un “OLU BATA”  ( Batterista Bata). Bata drumming è uno stile musicale cerimoniale che svolge un ruolo fondamentale nella Santeria cubana:
Sarà sempre molto forte questo aspetto legato alla religione santera,
tanto da mantenere un rituale fisso, ogni anno il 3 dicembre dedicava al suo santo patrono: “SANTA BARBARA (Chango) una festa., invitando amici e membri della santeria,  qualunque lavoro stesse facendo , smetteva di lavorare, per mantenere il  voto con il santo.
I suoi primi lavori negli USA includono delle registrazioni con DIZZY GILLESPIE, TITO PUENTE, PEREZ PRADO, PEGGY LEE e con la Touring company di KATHERINE DUNHAM, fino a raggiungere la notorietà grazie alla parte nel film MAMBO, girato in Italia nel 1954.
E’ uno dei pionieri del periodo in cui i cubani e portoricani nel barrio di New York si sbizzarriscono a miscelare i tamburi batà con il son e la rumba, creando quel genere musicale definito CUBOP, successivamente  chiamato Latin-Jazz.
Francisco ha suonato con grandi artisti quali MANGO SANTAMARIA, FRANK SINATRA, EDDIE PALMIERI, CACHAO LOPEZ, LALO SHIFRIN,  CAL TJADER, NANCY WILSON, PONCHO SANCHEZ, BEBO VALDES, i MALO ,CARLOS SANTANA e tanti altri.
Nella sua carriera ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui il più prestigioso dal  Fondo Nazionale per le arti nel 1992 “NATINAL HERITAGE FELLOWSHIP”
Può vantare, inoltre un’altra partecipazione cinematografica nel 1985 nel documentario SWORN TO THE DRUM del regista Les Blank.
Maestro conguero ampiamente riconosciuto,stabilì la sua residenza in Los Angeles (California) dove ha voluto trasmettere la sua arte insegnando percussioni Afro-Cubane presso la University of California di Los Angeles..
La sua carriera è ricca di partecipazioni e produzioni musicali, mi limito a segnalare la discografia essenziale.
DISCOGRAFIA:
Other Voices - 1971
Hitting Hard – 1975
The Rhythm of the Saints - 1990
Oriza: Santeria Religion Afrocubana – 1993
H2O – 1996
Agua de Cuba – 1999
Cubacan – 20002
Cantos a los Orishas – 2002
Ochimini – 2004

FILMOGRAFIA
Mambo – 1954
Sworn to the Drum: A tribute to Francisco Aguabella - 1995



Mayimbe y Barbaro Fines
De La Habana a Peru’
Mayimbe è un'orchestra formata da musicisti peruviani e diretta da Barbaro Fines, musicista cubano nato nel municipio di Marianao (Havana) e diplomatosi presso il conservatorio Alejandro Garcia Caturla. Già a partire da giovanissimo Barbaro Fines ha fatto parte di gruppi musicali come Suprema Ley di Maykel Blanco, Bakuleyé , La Caro Band, Sello Lam, Los Conquistadores de la Salsa. Pur essendo composta da musicisti peruviani l’orchestra suona molto cubana, grazie agli sforzi di Barbaro ed al duro lavoro dei componenti dell’orchestra per ottenere una sonorità e un temperamento molto timberi. Il gruppo dispone di quattro voci, tra cui quella del cubano Rafael Labarrera Montero, ex cantante di Bamboleo, e Angel Ramirez Ballesteros, ragazzo peruviano ma molto cubano nel suo modo di cantare e di atteggiarsi sul palco. L'orchestra si è formata all'inizio del 2010, prendendo il nome dall’uccello sacro nella pratica liturgica del Palo Monte o Regla Conga Mayombe. Il Mayimbe è l’uccello messaggero e custode che dall'alto reca i messaggi spirituali ai paleros. De la Habana a Perú è la prima produzione musicale del gruppo Mayimbe, molto ballabile e basata sul concetto musicale del son, con sfumature timbere tanto nei cori come nel mambo della sezione fiati, ma senza tradire i tumbaos lineari e solidi della musica tradizionale cubana. L'album consta di 9 brani composti e arrangiati dallo stesso direttore e pianista dell’orchestra Barbaro Fines. E’ la storia personale e musicale di Barbaro Fines, grande promessa della musica cubana, grazie ai brillanti studi al Conservatorio Caturla de La Habana , alla stretta parentela con Manolito Simonet ed al legame speciale con Juan Formell, del quale era va considerato figlioccio artistico. Ma per costruire il suo avvenire e la sua Orchestra, Barbarito ha scelto recentemenete di trasferirsi a Lima, in Perù. Con molti sforzi e sacrifici è riuscito ad allestire una band di giovani talenti, MAYIMBE, che ha oggi raggiunto livelli di assoluta eccellenza, con una timbrica molto gradevole e personalizzata. Il sound di questo disco è di grande atmosfera. E’ Timba cubana, di forte vitalità e forte ballabilità (con base songo, di matrice Van Van) ma sempre molto dolce, morbida e latina, salvo nelle vibranti “performance” della particolare sezione fiati. Un grande prodotto della scuola cubana, con mix di cadenze anche latine, che incontrerà sicuramente il gusto di tutto il palcoscenico internazionale.
Intro del Mayimbe è la prima traccia del disco che presenta il gruppo spiegando come è stato realizzato questo progetto musicale. El Diablo, è un tema basato sulla storia vera di un uomo che dopo aver condotto una vita dissoluta impazzisce, cominciando ad uscire in strada nudo e spalmato di grasso. La Fiera, cantata da Rafael Labarrera, racconta di una bella ragazza dietro il cui volto si cela un carattere molto conflivo. E’ ovviamente la storia di un amore di giovanile del maestro Fines, così come Acuerdate, un brano però più romantico. De la Habana a Perú è il pezzo autobiografico che da il titolo al disco. Cantato da Angel Ramirez, è la narrazione del percorso artistico e personale di Barbaro dai suoi esordi a Cuba alla realizzazione dei suoi sogni in Perù. Visto che non poteva mancare un brano sul tema religioso, Congo Lucumì tratta del lato spirituale di Barbaro, negro lucumi figlio di Ochun con ascendenze congo da parte del suo trisavolo. La Sarténè un tema musicale timbero e allegorico, mentre in Tren Bala (il treno proiettile) vuole sottolineare la originalità Mayimbe, che non intende assomigliare a nessuno ma proseguire sulla sua traiettoria artistica sparato e pericoloso come un proiettile. L'ultima traccia si basa ancora una volta su un amore giovanile di Barbaro e si intitola El Cuchi Cuchi, espressione che nel linguaggio della strada si riferisce all’atto sessuale.
De la Habana a Perù , un album altamente raccomandato, un successo esploso in breve tempo in tutto il mondo salsero e sopratutto tra gli appassionati di musica cubana.


Yosvany Terry:
il nuovo talento del Latin Jazz
Contraltista e percussionista di grande levatura, nato nel 1971 a Camagüey, zona cubana agricola che custodisce tradizioni linguistiche e culturali di altre isole caraibiche, Yosvany Terry Cabrera colora virtuosamente la scena anche con il suo magico chequeré, percussione afrocubana con la quale sincretizza i codici delle culture Yoruba, Palo, Gagá, Arará, Abakuá. Tra i nuovi sassofonisti di latin jazz è uno dei più completi per tecnica e inventiva. E', inoltre, compositore molto versatile, in grado di creare straordinarie alchimie mescolando elementi della tradizione afrocaraibica con musica contemporanea e armonie jazz. "Sono un sanguemisto", dice, "una mescolanza di giamaicano-haitiano-cubano".Ed è cresciuto tra rituali afro-haitiani-giamaicani e la musica popolare afrocubana suonata dal padre Eladio, soprannominato Don Pancho, celebre nell'Isola come violinista, percussionista e fondatore dell'Orquesta Maravillas de Florida. A cinque anni si avvicina al violino, ma la folgorazione avviene guardando alla televisione un concerto degli Irakere: si innamora del sax e di quel mix di jazz, rock, son e poliritmia batá. A Camagüey inizia gli studi musicali, che completa all'Avana presso l'Ena (Scuola Nazionale d'Arte) e il Conservatorio. Allo stesso tempo respira la musica popolare, suona ritmi afro e apprende i primi rudimenti jazzistici dal padre. Ma sarà l'ambiente accademico e culturale avanero a spingerlo verso il jazz. "Quando ero all'Ena ascoltavo le prove di un professore e quei suoni mi ipnotizzavano. Era Alfredo Thompson, che ha suonato con Irakere e Habana Ensamble e con lui ho iniziato a capire il jazz. Che avrei voluto studiare di più, ma a Cuba non esiste una cattedra specifica". Una situazione appesantita dall'embargo politico e culturale verso Cuba, ma anche dal governo che, si racconta, per anni ha ostacolato le musiche "imperialiste", responsabili di "deviazionismo ideologico", e tra queste il jazz che scomparve dall'Isla all'inizio degli anni Sessanta. A vent'anni è già dotato di vaste conoscenze musicali, ottima intonazione, tecnica superlativa e inizia la carriera suonando con NG La Banda di José Luis Cortés, Chucho Valdés, cantautori della Nueva Trova tra cui Silvio Rodríguez, Afrocuba e partecipando al progetto Cubanismo. Nel 1995 insegna musica cubana nell'Università di Stanford. Nel 1998 va in tournée negli Usa e in Europa con il gruppo Columna B. Finché nel 1999 trasloco a New York, luogo fondamentale per la sua crescita e per lavorare con grandi talenti di tutto il mondo. Ha infatti suonato con Roy Hargrove, Steve Coleman, Eddie Palmieri, Brian Lynch, Ravi Coltrane, Dave Douglas, Dafnis Prieto. Tutte esperienze che gli hanno consentito di arricchire linguaggio, sensibilità e inventiva, e di compiere una notevole evoluzione che si è condensata nell'album Metamorphosis (2006). Una sorta di quadro che sintetizza le influenze musicali ricevute: dall'inizio degli studi, con il background di rituali afrocubani, rumba e son — fino gli incontri di New York, passando per i modelli ispiratori come Irakere, Emiliano Salvador, i grandi Bird, Johnny Hodges e Trane". Questo Metamorphosis riflette la vita di Yosvany Terry Cabrera negli States, ma anche i suoi ricordi della terra natia. "Ogni anno torno a Cuba dai miei, dove ricarico le batterie, mi confronto con le esperienze musicali dei miei due fratelli e di mio padre, ovvero Los Terry, con cui ho inciso il cd From Africa To Camagüey, prodotto da Round World Music di San Francisco. Tra i lavori in corso, due cd: uno con Yosvany Terry Quartet e l'altro con il nuovo formato AfroCubanRoots".
Cd : Metamorphosi
1 Okonkolo Concertante
2 El Burlon (The Joker)
3 Journey of Awareness
4 This Is It
5 The Crying
6 Subversive
7 Transito a Full (Traffic Jam)
8 Rampa Abajo

Eliades Ochoa

Eliades Ochoa nasce a Songo La Maya, 22 giugno 1946, cantante, chitarrista e compositore cubano.

Cantautore con profonde radici rurali, considerato uno dei più importanti soneros e strenuo difensore della musica tradizionale cubana, nasce nella campagna, en el campo, intorno a Santiago de Cuba. All’età di sei anni Ochoa impara a suonare la chitarra e il tres grazie anche ai suoi genitori che erano entrambi valenti soneros. Dotato di un grande istinto musicale che gli permetteva in brevissimo tempo di memorizzare sia le parole che il giro armonico delle canzoni che ascoltava, riuscì ben presto ad eseguire con maestria diversi stili di musica tradizionale cubana, come sones, guaracha, guajira e boleros.

Nel giro di qualche anno passò da singolo musicista che guadagnava pochi spiccioli nelle vie dei quartieri a luci rosse, a componente di gruppi importanti come il Quinteto Oriental e, all’inizio negli anni'60, il Septeto Tipico. Quando in seguito riuscirà a formare un suo trio vero e proprio e già gli abitanti di Santiago conoscevano alla perfezione il suo repertorio.

Nel 1978 Pancho Cobas, direttore della Vieja Trova Santiaguera, gli propone di formare il Cuarteto Patria, Eliades accetta e rende questo gruppo la band di son più amata e apprezzata a Cuba e in America Latina. Nel 1986 ha inciso il brano Chan Chan insieme con il celebre musicista cubano Compay Segundo. Nel 1997 è stato uno degli artisti che hanno partecipato al Buena Vista Social Club vincitore del Grammy Award.

Come Compay Segundo, anche Eliades possiede e suona una chitarra “modificata”: otto corde anziché le sei convenzionali; con questo sistema riesce a mantenere una normale chitarra classica con l’aggiunta di una sonorità tresera.

Eliades Ochoa ha fatto numerosissime tournèe, toccando più di quaranta stati dall'America Latina al Canada all'Europa, agli Stati Uniti, sino al Giappone; ha registrato moltissimi dischi, con titoli veramente importanti per il mondo della musica cubana: Son de Oriente, Chanchaneando con Compay Segundo, La Venganza de Perico con il sassofonista camerunese Manu Dibango, El guateque de Don Tomas con Bob Dylan e la famosissima Pintate los labios Maria, il cui video, creato da Frank Padron, ha ricevuto diversi premi Lucas e altri riconoscimenti internazionali, tra cui vari dischi doro.

Sempre inseparabile dal suo cappello da cowboy, Ochoa continua a pubblicare musica: il suo ultimo album, Se Solto un Leon, è del 2006.

Discografia

  • Lion Is Loose - 1996 (Melodie)
  • Sublime Illusiòn - 1999 (Higher Octave)
  • Chanchaneando - 2000 (Para)
  • Tribute To The Cuarteto Patria - 2000 (Higher Octave)
  • Eliades Ochoa Y El Cuarteto Patria - 2000 (Egrem)
  • Cuidadito Compay Gallo - 2001 (Egrem)
  • Son De Oriente - 2001 (Egrem)
  • Estoy Como Nunca - 2002 (Higher Octave)
  • Llega El Cuarteto Patria - 2002 (Egrem)
  • Son De Santiago - 2003 (Edenways)
  • Ochoa Y Segundo - 2003 (Edenways)
  • Se Soltò un Leòn - 2006

Omaggio a Gregorio Hernandez Rios “El goyo”.

Questo 8 gennaio è scomparso a 75 anni a La Habana a seguito di una malattia cerebrovascolare, “El Goyo”, Gregorio Hernandez.
Nato nella provincia di Pinar del Rio il 17 novembre 1936. Si trasferisce ancora piccolo insieme alla famiglia all’Habana nel quartiere Las Yaguas . Da piccolo aiutava suo padre Isidro a raccogliere bottiglie per la strada, poiché era l’unica fonte di sostegno.
Sin da giovane manifestò la sua dedizione verso le arti incominciando a lavorare con Carlos Aguila, poi con Daniel Sanchez, Gesù Estrella Gutierrea, Fico Fabelo e Juan de Dios Ramos "El Colo". Professore presso l'Istituto Superiore d’Arte, regista teatrale, nonché consigliere popolare e’ stato il fondatore e insegnante per 25 anni del Conjunto Folklorico Nacional.
Per le sue doti artistiche e professionali spesso veniva chiamato in qualità di consulente, in Italia, Francia, Olanda, Stati Uniti e in Canada. Ha partecipato a documentari, film, spot pubblicitari e teatro. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Carlos "Patato" Valdes, Tata Guines, Isaac Delgado, "Changuito" Orlando Valle "Maracas", Lázaro Ross, Afro Cuban All Star, Yoruba Andabo , Clave y Guaguancó, Los Muñequitos de Matanzas, Giovanni Hidalgo, Los Tercios Modernos, El Sicamarié, Mambo Chambo, Los Principales, Rapsodia Rumbera, Obá Ilú, Grupo de Jane Bunnet e altri musicisti famosi in America Latina ed Europa. Percussionista, ballerino, coreografo, cantante e professore cubano, (premio Grammy 2001) è stato uno dei maggiori rappresentanti della musica afrocubana, punto di riferimento per tutti gli appassionati di sincretismi musicali e religiosi. Depositario di riti, ritmi e storie provenienti da varie zone d'Africa e di molteplici tradizioni religiose, combinava il suo lavoro di musicista a quello di antropologo, unendo nei suoi tour mondiali concerti e conferenze. Animatore di numerosi progetti rumberi e di riscatto per la promozione delle musiche di origine Yoruba e Bantú. El Goyo, oltre ad essere un eccellente percussionista , cantante e ballerino, si è distinto per un’intensa attività come docente presso l’Istituto Superiore di Arte e altri centri di educazione artistica a Cuba e all’estero. Ha partecipato a varie produzioni discografiche come The spirit of Havana, insieme alla canadese Jane Bunnet, e al secondo volume del disco “La rumba soy yo – Con sentimiento Manana” ,della Bis Music. Uno dei principali contributi in questo campo è stato l’album “La rumba es cubana – Su historia”, prodotto dalla casa discografica Unicornio , nominato al Premio Cubadisco 2003 nella categoria musica folclorica.

Composicioni:
-El Botellero
-Y ya se Formó el Rumbón

Discografía:
-Grupo Folklórico de Cuba (C.F.Nal.)
-Toques y Cantos de Santos vol 1
-Toques y Cantos de Santos vol.2
-Oba Ilú "Santería" . 1998
-Rapsodia Rumbera (Egrem 1993)
-Jane Bunnett "Chamalongo"
-Puntilla y el Conjunto Todo Rumbero:
-La Rumba es Cubana - su Historia (Unicornio)
Filmografía:
-Conjunto Folklórico Nacional in Brooklyn 1980.






Jose Antonio Rodriguez - "Pepití

Jose Antonio Rodriguez o semplicemente "Pepitín" è considerato una delle nuove figure artistiche cubane, un talento che nella patria del Son , Cuba , si sta ritagliando uno spazio meritevole di attenzione .

Jose Antonio Rodriguez ha appena 25 anni, nato a Manzanillo , provincia di Granma della regione orientale di Cuba dove il profumo del Son si respira più della madre natura .

La sua carriera artistica è iniziata nella sua città natale proseguendo nella capitale Havana.

Dall’anno 2000 inizialmente collabora con l’orchestra “ Sonora Tropical” del maestro Alfredo Capote ,dopo di ciò ha cominciato ,come la maggior parte degli artisti cubani , ad esibirsi con vari gruppi nei bar e ristoranti dell Habana Veja, dove ho avuto il piacere di ascoltarlo nel 2004, apprezzandone le qualità canore e di improvvisazione.

Contestualmente partecipa con altri gruppi importanti, impegnandosi in molteplici progetti musicali con , Oldequis Revè , Azucar Negra , Pupy, ElitoRevè y Charangon, e fino a poco tempo fa era parte integrante dell'Orquesta " Salsa Mayor " del maestro Maykel Blanco . Tutto questo ha contribuito a formare un artista che in questo momento è in piena maturazione artistica, anche se pur giovane vanta di una storia musicale intensa e prolifera .

Il suo primo lavoro musicale è stato prodotto nel 2008 dal titolo “Estudiando”per la casa discografica spagnola "Lujuria-Envidia", del signor Luis Domingues.

Primo lavoro da solista dalle sonorità vivaci e briose ,mai dure e ripetitive ,un lavoro che dà modo di apprezzare la prepotenza e la duttilità della voce ,che dà modo di dimostrare le grandi potenzialità canore di Pepitin.

Il successo non è immediato ma temi come “No Te Detengas , Me Llamo Pepitín, Ruletta de la Vida," fanno parte della scaletta musicale della maggior parte delle salsoteche di Europa e dalle informazioni ricevute, grazie ai colleghi dj's sparsi nel mondo "Estudiando" è un cd molto apprezzato in Peru' ,Venezuela e Messico, ed ancora non è passata inosservata la partecipazione di Pepitin nel progetto Soneros del Gallo " Gallos De Pelea"con i temi "Soncharrico , En Jicara , El Gallo".
Attualmente Jose Antonio Rodriguez è impegnato per completare il suo nuovo lavoro, che a differenza di "Estudiando" avrà atmosfere più consone alle radici di Cuba, la terra del Son , la madre della salsa.

E come il Son è figlio di Cuba , cosi Pepitin riprende la strada delle sue origini e ripercorre il cammino del “sonero”.

Que No Me Quiten El Son è una delle prime anticipazioni di quello che sarà il nuovo progetto musicale , un tema che ha visto la collaborazione per la parte l’impianto musicale la straordinaria e famosissima orchestra , Buena Vista Social Club .


Manolito Simonet - Homenaje A Rumbavana
Manolito Simonet & Su Trabuco - En Directo
Durante il suo recente soggiorno a Roma, Manolito Simonet ha annunciato di stare lavorando a nuovi progetti musicali. I nuovi progetti di Manolito riguardano soprattutto la produzione di un disco dal vivo “En Directo” e la registrazione di un omaggio al Conjunto Rumbavana, orchestra di musica da ballo fondata nel 1955 a la Habana e divenuta popolare alla fine degli anni sessanta con l’incisione di diversi album e la sua apparizione in concerti, televisione e programmi radiofonici. Gran parte del successo del Conjunto Rumbavana si deve alle innovative orchestrazioni del suo direttore musicale e pianista Joseito Gonzales. Moderne ma molto legate alle radici cubane e capaci di influenzare profondamente lo stile e la produzione musicale dello stesso maestro Simonet.
L’album è stato registrato con Bis-Music e potrebbe essere la Planet Records a distribuirlo in Europa, ma ancora non si è concretizzato nessun accordo. Questo progetto è una raccolta antologica di musica cubana che va dalla fine degli anni 50 fino agli anni 60. Il progetto non ha nulla a che fare con i Buena Vista, è sempre musica del passato, ma un po' più recente. Non è solo un disco, ma un progetto per presentare il Conjunto Rumbavana in concerto, saranno riuniti in un evento pubblico quasi tutti i musicisti di Rumbavana che sono ancora vivi e hanno registrato l'album insieme a molti giovani che hanno aderito al progetto, come Alexander Abreu, Mayito Rivera e musicisti del Trabuco. C’è anche la partecipazione di Pappo Luca al pianoforte e Andy Montañez. Non è semplicemente un progetto cubano, ma è un progetto di musicisti che hanno raccolto l’eredità musicale di Rumbavana Ci sono brani di Rumbavana scritti da Juan Formell che risalgono ai tempi in cui Formell non aveva ancora fondato i Van Van ed era Trovador. Ci sono pezzi di Adalberto Alvarez, quando era ancora studente alla scuola d'arte. È un disco molto interessante, perché include brani scritti da Adalberto, quando mai avrebbe pensato di suonare il pianoforte in un gruppo o di dirigere un'orchestra. Uno dei pezzi di Formell è intitolato Así, vi è un altro brano di Adalberto Alvarez intitolato El Son de Adalberto, che ha scritto alla Escuela Nacional de Arte, quando non esisteva ancora il suo gruppo. C'è anche un vecchio tema chiamato Salomé. Ci sono temi di altri autori che sono stati successi di Rumbavana, disco molto interessante che piacerà molto. Si tratta di un interessante progetto per far rivivere il formato conjunto. A Cuba questo formato è più o meno scomparso con Rumbavana. Oggi le orchestre di Cuba sono tutte, più o meno, charanga con i fiati o un formato misto tipo jazz band.
Tracklist
Homenaje A Rumbavana
01. Calor En Santiago
02. Asi
03. Soy Tu Amor, Soy Tu Castigo
04. Son De Adalberto
05. Salome
06. La Luna
07. Con La Espuela
08. Estoy Contento
09. No Negrita No
10. Si Nuestro Amor
11. Te Traigo
12. Con Un Besito ( Feat. Alexander Abreu )
13. La Cuenta No Da
Il secondo progetto è il completamento delle registrazioni del nuovo album di Trabuco che si chiamerà “ En Directo”. Le uniche tre nuove canzoni fino ad ora registrate sono: A la Medida, Callejero y La Cuenta No Da. Ci sono anche altri temi, come Dejala Que Siga di Ricardo Amaray, No Me Llores , un tema di Alexander Abreu che si intitola Me estás Volviendo Loco. Questo album sarà registrato “en directo”, da cui il titolo. È il primo album che il gruppo registra dal vivo, per il momento stanno suonando tutti i pezzi e alla fine di luglio o agosto si eseguirà l'intero album dal vivo a La Tropical, ed a novembre il disco sarà in vendita. L'album sarà in commercio su due supporti: un CD e un DVD con un documentario sui diciotto anni del Trabuco. L’unico artista invitato è “El Insurrecto” con una sua canzone.


LE NUOVE GENERAZIONI DELLA MUSICA CUBANA
Marino Diosvany Hernandez y Punto Zero
Carissimi amici di Timba Italia in occasione del loro primo debutto in Campania presso il Cuba Cafè di Giugliano, voglio parlarvi di questo gruppo cubano emergente che a mio modesto parere vi consiglio di ascoltare.
Marino Diosvany Hernandez: stabilitosi ormai definitivamente in italia ( Bari ) nasce a Pinar del Rio (Cuba) il 01 settembre 1976; si diploma in tromba presso il Conservatorio “EVA Raul Sanchez” in Pinar del Rio nel 1991 e incomincia la sua carriera nella musica come trombettista ed arrangiatore per diversi anni nel settetto Arenas Negra. In seguito nasce la collaborazione con varie formazioni musicali tra le quali “Papi Oviedo” (ex integrante dei Buena Vista Social Club), “Tradicion Cubana” e “Santiago & Havana”. Con quest’ultima formazione approda in Italia nell’estate del 2002, dove decide di rimanere, dedicandosi alla formazione di un suo progetto musicale. Nel 2005 pubblica per la Wind un singolo che ha superato il milione di copie vendute, intitolato “Cha Cha Cha pa ti”, che viene utilizzato come soundtrack in filmati a cura di: “Striscia la Notizia”, “Studio Aperto”, “Tg1” e “Tg2”, “Verissimo”; nello stesso anno viene ingaggiato dalla Rai come ospite internazionale del GIROFESTIVAL 2005. Nel 2006 viene pubblicato dall’Universal il singolo dal titolo “La Vitamina”; e nel cd singolo sono inserite le tre versioni del già noto brano “Cha cha cha pa ti”. Nel 2007 pubblica il singolo “SALSEANDO” con la Galletti-Boston brano salsa-pop dal ritmo trascinante e coinvolgente, che in poco tempo scala i primi posti nella classifica latina in Italia; viene anche inserita nella Compilation Salsa.it vol.3 e Compilation Gusto Latino 2008 dalla Planet Record. Inoltre è stata scelta come soundtrack in un’esibizione di ballo nel programma di Rai due “Mattina in famiglia” nell’inverno 2007. Nel singolo è incluso il brano latin-jazz “SONANDO LATINO”. Nel 2008 pubblica il brano “LA DESCARGA” nella compilation MAGIK TUMBAO e nella compilation TROPICANA Vol. 2. Nello stesso anno viene pubblicato il singolo “MUEVELA” una salsa-pop; primo brano del nuovo progetto chiamato: “PUNTO ZERO” creato da Diosvany Hernandez & Raimond Vargas.
Il progetto Punto Zero, nasce dal desiderio di dare al mondo salsero un’entità diversa da quella standard, mescolando differenti stili musicali come l’hip hop, il reggaeton ed il rap ai ritmi latini come ”la salsa” ed “il merengue”, dando vita ad una nuova espressione musicale per il mondo latino americano.
TITOLI BRANI :
  1. 1. La Musica
  2. 2. El Cuarto de Tula
  3. 3. Muevela
  4. 4. La Fiesta
  5. 5. La Tuya y la Mia
  6. 6. E’ Festa
  7. 7. Tumbando
  8. 8. Salseando
  9. 9. Conversax
  10. 10. Muevela Rmx

Musicisti invitati:
Diosvany Hernandez : voz, trompetas, trombones y coros
Raimond Vargas : piano, teclados, saxofon y coros
Bladimir Martinez : bajo
Carlos Menedez : bateria, timbal, congas, bongoes y percucion menor
Ramon Perez Batista : voz
Piero Dotti : voz
Maurizio Lampugnani : Percuciones
Francesco Giancola : Acordeon

Manolito Simonet -Beat Cubano

Chi si aspetta un nuovo album di musica ballabile, potrà rimanere deluso o piacevolmente sorpreso da questo nuovo disco di Manolito Simonet, frutto dell’incursione di questo eccezionale musicista nell’Afro Cuban Jazz. Non bisogna però sorprendersi, perché il legame di Cuba con il jazz è molto stretto e getta sue radici molto lontano nel tempo. Indubbiamente, la ricchezza della musica cubana nasce dall’incontro di diverse culture, quella africana, spagnola e francese ma anche quella nord-americana. Lo scorso secolo è stato infatti testimone di uno straordinario fenomeno di intensa osmosi reciproca con il jazz a partire dagli anni ’30, pur risalendo i primi contatti addirittura alla fine del secolo XIX e l’inizio del XX, grazie all’arrivo dei soldati neri nordamericani giunti a Cuba durante la guerra ispano-americana. Questo eccezionale processo di transculturazione musicale, porta un eccezionale gruppo di artisti quali Machito, Mario Bauzá, Dizzy Gillespie e Chano Pozo, incontratisi in quello straordinario melting pot nella Grande Mela a definire e a dare impulso , negli anni ’40, ad un genere che oggi conosciamo come Latin Jazz, che finì per coinvolgere le jazz band del momento e musicisti come Charlie Bird Parker e Stan Kenton che, direttamente o indirettamente, si legarono all’esperienza di Mario Bauzá e Machito ed i suoi Afrocubanos. Anche all’inizio degli anni ’70 Cuba torna protagonista nel jazz con un gruppo di giovani musicisti cubani talentosi ed inventivi come Chucho Valdés, Paquito D’ Rivera, Emiliano Salvador, Guillermo Barreto ed Enrique Plá, che riuscirono a dare nuovo impulso a questo genere con il loro entusiasmo, talento è inventiva. Beat Cubano (Bis-Music 2010) ci propone un Manolito Simonet differente da quello che siamo soliti ascoltare e ballare. Beat Cubano è un progetto musicale di Afro-Cuban-Jazz, risultato della collaborazione del Trabuco con artisti cubani che si muovono a loro agio in questo genere musicale, quali il sassofonista German Velazco ( Irakere), Emilio Vega, Chucho Valdés, Orlando “Maraca” Valle e José Luìs Cortés “El Tosco”. Gli arrangiamenti sono freschi, moderni e coinvolgenti, la maggior parte di cui è stata curata da Miguel Angél De Armas “Pan con Salsa”, attuale teclado del Trabuco ed ex componente storico di NG la Banda, che firma anche l’autoria di due brani dell’album. Agli altri brani sono arrangiati dallo stesso Manolito Simonet, da German Velazco ed Emilio Vega.

A Flautazo Limpio, composto e arrangiato da German Velazco, celebra uno strumento fondamentale che caratterizza fortemente la musica tradizionale cubana fin dai suoi inizi. e vede la partecipazione di invitati d’eccezione. Oltre allo stesso Velazco, partecipano infatti i flautisti Orlando “Maraca” Valle e José Luìs Cortés “El Tosco”. El Danzón y Yo è un omaggio di Manolito Simonet al danzòn, genere ballabile autoctono derivato dalla danza criolla e qui reso da Manolito con un gusto ed orchestrazione molto moderni ma strizzando un occhio alla tradizione. Miguelito “Pan con Salsa” da dimostrazione del suo virtuosismo con uno splendido assolo al piano. ¿Güines Que le pasa a Tata? È l’immancabile omaggio di Miguel Angel De Armas all’erede naturale di Chano Pozo, lo scomparso Tata Güines. Brano di cui una precedente versione era contenuta nel disco Control, uscito nel 2008. In questa nuova versione, l’invitato d’eccezione è il Grupo Rumbatá. Verano è un brano composto e arrangiato da Manolito Simonet, l’assolo di vibrafono è di Emilio Vega. Timbalia, scritta e arrangiata da Emilio Vega ci permette di gustarci un Roicel Riverón eccezionale. Roicel è sicuramente uno dei più bravi timbaleri/batteristi cubani della nuova generazione, ne da un’ennesima prova suonando i timbales in questo nuovo disco, ed in particolar modo in questo brano offrendoci un magnifico assolo, che testimonia anche il maturo eclettismo di questo giovane percussionista del Trabuco. “Last but not least” non poteva mancare “cameo” del maestro Chucho Valdés nella rivisitazione di un classico con il suo tocco inconfondibile, si tratta di Bésame Mucho di Consuelo Velázquez in un’interpretazione che arriva “directa al corazón” e rapisce letteralmente.

Sulle orme di Irakere, NG La Banda, Klimax e Maraca, a loro agio tanto nella musica popolare cubana ballabile che nel jazz, anche Manolito Simonet ed i suoi musicisti ci regalano una splendida prova di talento e versatilità musicale.

1. A Flautazo Limpio 4:59

2. El Danzón Y Yo 4:19

3. Ike 5:10

4. Sometime Ago 6:18

5. ¿Güines, Que Le Pasa A Tata? 4:07

6. Son City 5:41

7. Tenderly 7:25

8. Verano 4:05

9. Timbalia 4:45

10. Bésame Mucho 7:05


Huey Dunbar - IV

Huey Dunbar è nato a New York, città dove tutt’ora risiede, nel 1975 da padre giamaicano e madre portoricana. La musica ed il canto sin da piccolo sono sempre stati la sua grande passione e sfidò la sorte per diventare cantante durante il quarto anno delle scuole superiori quando fece un provino istituito da grande produttore Sergio George e dal manager Adam Torres i quali, non appena sentirono la splendida voce di questo ragazzo, erano sicuri di aver scoperto un'altra voce “da strada” che potesse avvicinarsi a quella simile e ormai consacrata di Marc Anthony o La India. Nel giro di due anni Huey studiò moltissimo ed imparò a parlare e cantare correttamente in spagnolo, imparò la salsa e tutte le sue sfumature facendo da corista negli studi di registrazione a cantanti affermati come Yolandita Monge, Victor Manuelle e La India, il quale rimase impressionato per la sua estensione vocale. Gli studi di Huey però non si limitarono alla sola salsa. Anche tutto il filone Pop che andava dagli anni 50 agli anni 80 erano oggetto di profondo studio al fine di avere una visione a 360 gradi di tutto ciò sul quale poteva inventare. Tuttavia, dai testi e dalle musiche, è stato molto influenzato da leggende viventi legate al mondo della salsa come Ruben Blades o Willie Colon. Infatti è proprio una loro canzone:”Siembra”, dal quale si evincono temi riguardanti il popolo Latino Americano, che lo hanno colpito e dal quale trae conclusioni molto belle e sentite. Per Huey si deve creare una forte unità tra il popolo Latino e il popolo degli Stati Uniti, insieme sarebbero una forza immensa, una sola voce. Unità, dunque, fu a filosofia principale del gruppo Dark Latin Groove (DLG) creato da Sergio George quando ormai aveva capito che Huey era pronto per diventare un cantante vero e proprio. La sua voce era stupenda e si fondeva in una miscela di ritmi rap e reggae basati sulla salsa. Tutto ciò sfociò nell’estate del 1995 con il primo disco chiamato appunto “Dark Latin Groove” che conteneva”No Morirà” attestato per sei settimane al primo posto della tropical chart della Billboard, la più importante classifica di tutta America. Anche il secondo singolo “Todo mi Corazon” raggiunse la vetta di questa classifica facendo capire che il passo per la nomina per un Grammy come miglior album latino, era scontato. La seconda produzione discografica “Swing On” vendette il doppio rispetto al precedente disco ricevendo tre dischi di platino nei rispettivi paesi: Stati Uniti, Colombia, Costa Rica, Uruguay e Perù. E’ l’album della fantastica “La Quiero a Morir” che ha scalato anch’essa tutte le classifiche rimanendo in vetta per tante settimane. Il 1999 è l’anno di “Gotcha!” nel quale si trova “Acuyuye”, “Eres Mi Vida” e che li ha portati ad essere nominati un’ altra volta come miglior album latino ai Grammy Awards. La loro musica arrivò in paesi che non erano molto aperti alla musica latina. Argentina, Bolivia e Spagna furono anche loro travolte dall’effetto DLG e fino alla fine del 2000 ospitarono moltissime tournée di questo gruppo Latino Americano. Intanto Huey stava preparandosi per avviare una carriera da solista. Infatti quando non era in viaggio con la band passava le sue ore in studio di registrazione lavorando al brano “Yo si me enamore”.la sua estensione vocale non gli permetteva di essere confinato all’interno di una band anche perché i suoi obiettivi erano quelli di toccare altri generi, come la Balada, il Bolero, la musica Pop e la musica Dace. Dopo ce la DLG si è sciolta, nel 2001 esce il primo album di Huey come solista e si intitola proprio “Yo si me enamore”. Sono un susseguirsi di successi a cominciare dalla canzone omonima, a “Con Cada Beso”, “A Cambio de Que” passando per “Lo Siento” cantato in duetto con l’attrice e cantante Lucero. Per la realizzazione di questo cd sono state contattate le firme più importanti del panorama latino:Omar Alfanno, Kike Santander, Sergio George, Ray Contreras, Jimmy Greco, Gustavo Marquez, Alejandro Jean e Fernando Osorio. Nel 2003 esce “ Music for my Peoples” con un dubbio tra pop e musica latina che conta brani stupendi come ”Las Noches” e “A Donde Irè”. In questa produzione pero Huey cresce e si dimostra un cantante eclettico cantando in Inglese e Spagnolo, con facilità estrema, passando dal pop alla salsa come solo un grande cantante sa fare, nonostante la sua giovane età. In questo lavoro è presente la colonna sonora del film “Chasing Papi”. Per Huey tutti gli album sono lo specchio di ciò che vive, di ciò che ha visitato e delle persone che ha conosciuto. Un cantante stupendo che ci ha regalato un nuovo album HUEY DUNBAR IV, con tanti brani stupendi assolutamente imperdibile, interpretati sempre con la sua grinta rabbiosa.

Tracklist

01 – Amarte

02 - Te Amare

03 – Ayudame

04 - Mi Deseo

05 - Alimenta Mi Alma

06 - Asi Es

07 - Puedo Existir

08 - Tu Luz

09 – Llegar

10 – Si Tu Me Amas