IL MONDO DEGLI YORUBA
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A cura di El Sonero dj
Molti la chiamano Santeria, altri la Regola di Ocha, ma al di là di qualsiasi nome, essa è un sistema filosofico dove la cosa più importante è l’uomo e quello che egli è in grado di fare con l’aiuto degli Orishas ( divinità ). Che sia vero o meno,di sicuro ha lasciato un’impronta incancellabile nel comportamento socio-psicologico del Cubano. La Santeria è anche una delle fonti dove si è abbeverata la diversificata e forte cultura cubana.I primi africani arrivarono a Cuba al seguito degli spagnoli facenti parte della servitù, ma l’intensa affluenza di essi cominciò a partire dal 1762, quando i colonizzatori dovettero sostituire la mano d’opera indigena, che non fu in grado di resistere al brutale trattamento degli spagnoli. La tratta dei neri fu l’unico modo di fare fronte alla produzione dello zucchero, sostegno principale dell’isola e base della ricchezza dei colonizzatori. Nel periodo tra il 1790—1869 furono deportati a Cuba più di duecentomila schiavi.I gruppi etnici più numerosi provenivano dall’Africa Occidentale. Ce n’era uno che emergeva e si faceva sentire con più forza fra tutte le etnie aficane: gli Yoruba, che furono coloro che ebbero più influenza nell’integrazione religiosa dell’isola. Gli Yoruba provenivano principalmente dall’attuale territorio della Nigeria, i loro insediamenti erano situati sulle rive ed alla foce del fiume Niger. Questi neri cacciati brutalmente come bestie, obbligati a lasciare la loro terra e ad affrontare una terribile traversata, che molte volte faceva dell’oceano la loro tomba,erano costretti a lavorare fino al limite delle loro forze fisiche. Portarono con se storie e leggende sui loro dei, i canti e i ritmi dei tamburi furono i punti di partenza per la formazione culturale di Cuba. La Santeria è la pratica religiosa più diffusa a Cuba, molti studiosi affermano che dal contatto tra le religioni africane e la cattolica nacque un Dio nuovissimo , a cui si attribuì il nome di Santo e la cui identità deriva dall’incontro tra gli dei africani e i santi cattolici, perciò questo nuovo ricevette il nome di Santeria.Gli spagnoli introdussero la religione cattolica,che, insieme alla monarchia, divenne uno strumento di potere e di governo nelle loro colonie. I re di Spagna assegnarono una funzione di primaria importanza all’evangelizzazione durante il processo della colonizzazione. I neri cominciarono quindi a praticare molti riti cattolici come il battesimo e la messa, ma la mancanza di coscienza del processo, fece diventare l’evangelizzazione di massa degli schiavi soltanto un formalismo che li portò ad identificare gli Orishas con i santi cattolici; gli originali valori religiosi dei neri furono occultati o si trasformarono per adeguarsi alla fede europea, dando luogo alla transculturazione.Come tutti i processi di evangelizzazione, e in questo Cuba non fu un’eccezione, ci fu l’imposizione della religione dominante e il rifiuto di tutte le altri provenienti da culture meno sviluppate. L’ignoranza degli spagnoli per la cultura e la religione dei neri, portarono gli schiavi a mantenere la loro antica fede, assimilando alcuni concetti della religione cattolica, per fare così sorgere “ una religione cubana”.Questa religione è stata indubbiamente, il fondamento della formazione di una nuova nazionalità caratterizzata da una identità razziale e culturale meticcia.Durante le feste religiose, i neri, organizzati in confraternite prendevano parte alle processioni dei bianchi cattolici. Ciascuna confraternita aveva un santo cattolico come patrono, anche se i loro membri si radunavano, più che per ragioni religiose, per ragioni culturali, etniche e di status sociale. Tutto questo può sembrare una contradizione, ma fu cosi che le credenze religiose africane si affermarono. Questo dialogo fra le due religioni ha prodotto una nuova visione, transculturale, intrecciata e contrariamente a quanto si possa credere, più forte, una visione né europea né africana, soltanto cubana.La Santeria, come tutte le manifestazioni religiose, ha una struttura che regola la sua vita e quella dei credenti; essa include un sistema sacerdotale gerarchizzato, una liturgia e un ordine per gli iniziati.Le gerarchie nel sacerdozio della Santeria sono caratterizzate dalla designazione degli Orishas, dall’esperienza, dalle conoscenze, dal sesso, dall’abilità e dal talento dei praticanti.
GERARCHIE.. DIVINAZIONI E CERIMONIE
Le gerarchie nel sacerdozio della Santeria sono caratterizzate dalla designazione degli Orishas, dall'esperienza,dalle conoscenze, dal sesso, dall'abilità e dal talento dei praticanti.Il Rango più elevato nella Santeria è il BABALAWO, riservato soltando agli uomini,i quali possiedono gli attributi concessi da ORULA. Egli è l'unica persona autorizzata a usare la tavola chiamata ATE' di IFA' e la catenella chiamata EKUELE per le funzioni di indovino.La Gerarchia femminile più elevata è l'EPATEBI ( l'aiuto del Babalawo ) , che viene generalmente eseguita dalle figlie di OCHUN. Le altre posizioni gerarchiche sono: l'ARIETE ( il maestro di cerimonie ); un personaggio che deve combinare in modo efficace la saggezza, l'esperienza e tutte le profonde conoscenze dei riti; questo lo fa diventare uno dei più rispettati sacerdoti.L'OSHOGGUN: generalmente sono i figli di Oggun, autorizzati durante le cerimonie religiose a sacrificare animali quadrupedi con il Pinaldo ( coltello di Oggun )L'OSAINISTA: E' la persona autorizzata ad entrare nella foresta o nella montagna, per cercare le erbe utilizzate nelle cerimonie, pertanto deve avere una profonda conoscenza delle piante e i loro usi; questo lo fa diventare un personaggio fondamentale nei riti Yoruba. Essi generalmente sono i figli di Chango.L'AFINFIN: E' L'artigiano che realizza le sculture in legno ed altri oggetti artigiani usati per le cerimonie:L'OLU' BATA' : Principalmente questi sono i figli di Chango' , autorizzati a suonare i tamburi sacri: i BATA' Questi tamburi possono essere suonati solamente da uomini e il loro prestigio dipende dalla capacità e dal talento individuale del suonatore.Il BABALACHA : E' il santero che ha degli affiliati religiosi; è il padrino del santo.La IYALOCHA : E' la santera che ha degli affiliati religiosi; è la madrina del santo.LA DIVINAZIONE è il fondamento della Santeria ,senza dubbio l'aspetto più attraente per coloro che sono interessati ad essa.Per molti credenti rappresenta il loro punto di partenza.Nella Santeria vi sono vari sistemi divinatori,il piu' elementare si chiama OBI , il quale prevede un cerimoniale del tutto particolare con le noci di cocco tagliate a metà con cinque responsi che prendono il nome di ALAFIA,ITAGUA, EYEIFE, OCANA SODDE e OYECUM.Un altro sistema divinatorio è il DILOGGUN. Si compone di 16 conchiglie marine chiamate Cauris che possono essere usate solo dai santeros. E' un sistema divinatorio di una complessità straordinaria basato sulla disposizione assunta dalle conchiglie quando cadono; questa disposizione permette 16 varianti, perchè ad ogni gettata di esse ,viene fuori un responso che fornisce al consultante informazioni sull'immediato futuro, e che di solito si illustra con un Pattakin.I santeros adoperano anche il sistema dell'EKUELE , composto da una catena che misura circa 40 cm e contiene 8 pezzi ,con un lato concavo e l'altro convesso, fatti con diversi materiali: cocco,gusci della testuggine ,semi, metalli ed altri materiali.Questa catena si lascia cadere su una stuoia o eccezionalmente su una pelle di animale o un tessuto bianco,cio viene chiamato la Tirada ed essa comprende più di 250 combinazioni diverse , a seconda del lato su cui cadono i pezzi dell'Ekuele.Questi sistemi divinatori costituiscono l'elemento essenziale della Santeria, dato che dal più elementare, il cocco, al più complicato, essi sono le vie che facilitano la comunicazione tra credenti e gli Orishas.Tramite le cerimonie della Santeria vengono confermati tutti i precetti etici e filosofici che il credente ha accettato per la sua vita, e che determinano l'adozione di un comportamento particolare nella pratica quotidiana.Durante lo svolgimento dei riti , c'è , in quasi tutti, il momento della divinazione, in cui il credente riceve avvertimenti e consigli per il suo futuro.Come nel caso del sacerdozio cattolico, nella Santeria la liturgia è fortemente legata a cerimoniali gerarchizzati il cui ordine non deve essere trasgredito. Non si puo' parlare di cerimonie della Santeria senza nominare gli EGGUN. Gli Eggun sono gli spiriti degli antenati: i defunti degli affiliati,dei padrini e dei nuovi credenti; sono gli spiriti di tutti i morti che accompagnano i presenti alla cerimonia.
ELEGGUA’ si paragona nel cattolicesimo con il Bambino Gesu’di Atocha e con Sant’Antonio di Padova .Il suo giorno di culto è il Lunedì e il 1° Gennaio .E’ il padrone delle strade ,dei quattro angoli,dei crocevia,e il protettore delle abitazioni .E’ colui che apre o chiude le strade e le porte, dà e toglie la fortuna. Il suo numero è il 3, i suoi colori sono il rosso (vita) e il nero (morte), che rappresentano il principio e la fine di tutte le cose. A volte è giocherellone, scherzoso, burlone; altre volte imbroglione, suscettibile e crudele.Sempre mangione e goloso, affascinato dai dolci e dalle caramelle come i bambini e i vecchi.E’ un bambino con il viso di un vecchio, il più piccolo degli Orishas. Viziato e irritabile, può allo stesso tempo salvare e uccidere.Nella Santeria non può realizzare nessun rituale né alcuna cerimonia senza il consenso di Elegguà; egli è il primo a cui si offre da mangiare, si saluta, si canta e si balla durante el tambor.Ci si domanda se ELEGGUA’ sia un Orisha oppure il diavolo. Ma non è né santo né maledetto; in verità è molto vincolato a ECHU’, che è il negativo, il male che minaccia gli uomini. Nella coppia gli ELEGGA’-ECHU’ troviamo l’unione del negativo-positivo.La sua collana è di perline rosse e nere alternate di tre in tre; il suo vestiario si compone di un pantalone corto, avvolte pantaloni alla zuava ed una giacca, tutti e due in rosso e nero. Come attributo usa un ramo di legno di guaiava, una borsa, una sacca, uno zaino in pelle di capra e un cappello di yarey (tipo di palma). Gli piacciono giocattoli come: fischietti, palle, aquiloni e trottole.ELEGGUA’ prende possesso dell’iniziato e quando accade, il suo fondamento è una pietra che l’iniziato dovrà cercare durante una cerimonia. La pietra si completa con un set di conchiglie con le quali il nuovo cantero iniziato predice o indovina il futuro.ELEGGUA’ può anche riceversi come facente parte della trinità di los Guerreros, nel qual caso sarà una pietra insieme ad altri materiali nel cui interno risiede la carica magica. Questo ELEGGUA’ prende l’aspetto di un viso umano e si colloca entro un tegame di terracotta.Appartengono ad ELEGGUA’ un buon numero di piante: nasturzio, pata de gallina, guaiava, lentischio, guira cimarrona, per menzionarne alcune.Gli appartengono anche alcune specie di animali, quelli che ama mangiare: jutia, caprone, gallo e ratti.ELEGGUA’ ha 21 strade o “avatares”.
CHANGO’ si sincretizza con Santa Barbara dei cattolici; la sua festa si celebra il 4 Dicembre.CHANGO’ è forse il più popolare degli Orishas, il padrone del fuoco,del tuono,del lampo,dei tamburi,della guerra .E’ l’indovino per eccellenza perché fù il padrone originale della Tavola che lui stesso diede ad ORULA ,non senza prima tenere per se i suoi indecifrabili misteri.Re dei Re , CHANGO’ è un nero bello, virile,donnaiolo incorreggibile, festaiolo,gran ballerino ed eccellente suonatore di tamburi; un bravo guerriero ed un amico fedele .Ma se molte sono le sue virtù,molti sono anche i suoi difetti : spaccone, bugiardo, attaccabrighe, pretenzioso, crudele se viene provocato, , molto impulsivo, collerico, perciò placarlo risulta molto difficile.Teme la morte e, pur di evitarla ,farebbe di tutto. E’ il padre degli IBEYIS.Ballando e lottando ha percorso tutto il mondo, per questo è l’Orishas con la strada piu’ lunga e complessa.Le sue battaglie le vince con l’ascia a doppio taglio e la sua spada: le armi che sono i suoi simboli.Il suo trono è la palma reale ( l’albero nazionale di Cuba ) in cui vive. E’ il suo albero favorito tra quelli che gli appartengono , dotati tutti di una suggestiva bellezza, come il pioppo, che è il suo mantello, il flamboyàn, il cedro e la mitica ceiba.E’ un buon padre , anche se le sue punizioni possono essere implacabili quando lo si disubbidisce. Si innamora continuamente e ha molte amanti; crede solo nel concedersi per amore, non sopporta la compassione.CHANGO’ prende possesso dell’iniziato; usa una collana rossa e bianca, con perline alternate dove il rosso simboleggia il sangue, la guerra, la passione e l’amore; il bianco lo porta perché figlio di OBATALA’.Il suo vestito è un pantalone corto con punte, veste in gilet, una corona rossa, porta alla cintura un cordone con sei cordoncini. I suoi otanes sono sei è si sistemano in un recipiente di legno molto spesso dipinto di bianco e rosso che si colloca su di un lavatoio. Porta corna di torello, un’ascia a doppio taglio ed altre armi da guerriero.I suoi animali preferiti sono: caprone, gallo rosso, tartaruga gicotea, cavallo e pernice . Lo si chiama con una maraca rossa e bianca. Le sue piante favorite sono: palma Reale , pioppo, cedro, canna da zucchero, mahagoni, platano, flamboyan, avocado, canfora, baria, alloro e paradiso .
OBATALA' è la Madonna de las Mercedes dei cattolici , e la sua festa si celebra il 24 settembre ; il suo caso è piu’ complicato perché questo Orisha ha 24 strade e viene rappresentato a volte come femmina , oltre come maschio ; anche se di solito viene sincretizzato con la Madonna de las Mercedes, in altre strade o “avatares” ( il destino ) viene associato a diversi santi cattolici; ad esempio: quando è Ochanlà si sincretizza con las Mercedes e Sant’Anna, quando è Ayaguna diventa Cristo all’età di 33 anni . OBATALA’ è il padrone delle teste e della salute degli uomini ; si veste di bianco che è il simbolo della purezza e delle sue caratteristiche principali; è giusto, ciò fa di lui uno degli Orishas piu’ rispettati. Vive sulla cima della montagna e fu l’inviato di OLOFI sulla terra per governare la pace , il rispetto, l’armonia , la verità, perciò governa i pensieri, le idee e i sogni di tutte le persone ;è il creatore del mondo , della nascita, del principio di tutto e dell’intelligenza .Nella Santeria gli si rende omaggio per la sua importanza, per questo durante il primo anno, i nuovi santeros vestono di bianco anche se non sono figli suoi. Il vestito bianco è l’elemento indissolubile per tutti i babalochas e gli iyalochas , utile per depurare e contrastare tutte le cose negative.Chiaramente il suo colore è il bianco, quindi anche la sua collana a seconda della strada che rappresenta. I suoi metalli sono bianchi come l’argento.Il primo cammino di OBATALA’ è ODUA, che in Nigeria significa il principio e la fine della terra e il cielo . OBATALA’ è il cielo, ODUA la terra.Gli otanes di OBATALA’ sono quattro, si collocano in una zuppiera bianca , collocata piu’ in alto possibile, con rappresentazioni in metallo bianco del sole, della luna, del serpente dello scettro ( poaye ), di una corona di 16 piume di pappagallo, burro di cacao, il tutto coperto di cotone : perché la pietra dove abita OBATALA’ non può soffrire le inclemenze del sole, dell’aria, né il sereno. OBATALA porta una campana di forma allungata e di metallo argento chiamata “agogo” che viene suonata per richiamare la sua attenzione.OBATALA’ è uno degli Orishas a cui appartengono piu’ piante, alcune di loro sono : acacia, aguinaldo bianco,basilico, cotone, riso, artemisia, zafferano, giglio, bietola, campana, cipolla, cocco, trifoglio e viola. Gli animali preferiti sono: capra, colomba e gallina bianca .
OGGUN si sincretizza con San Pietro dei cattolici.
E’ il padrone dei metalli , fucine, montagne, chiavi , catene, parafulmini. E’ un fabbro ed un abile agricoltore.
E’ violento, solitario , coraggioso, astuto, ubriacone, diffidente e molto infelice . La sua vita è una lotta continua , soprattutto contro suo fratello CHANGO’.
Vive nella foresta e la conosce in profondità.
Accompagna sempre ELEGGUA’, sono praticamente inseparabili e insieme fanno tutti i tipi di malefatte .
OGGUN prende possesso dell’iniziato. Quando ciò accade , il suo fundamento non ha la stessa forma materiale di quando si riceve come parte dei Guerreros. Nel secondo caso è un piccolo OTA’ con delle riproduzioni in miniatura degli arnesi da lavoro quali: pala, vanga, piccone, zappa, rastrello, coltello, martello, incudine, machete ed altri.
Ma nel primo caso, quando è OGGUN di fundamento, il suo recipiente o casa dovrà essere di ferro dove si introducono degli arnesi più grandi ed altri utensili, il suo OTA’ si completa con un set di conchiglie .
OGGUN è il padrono di fabbri, ferrovieri, meccanici, ingegneri, minatori e militari.
Il suo numero è il 3 . I suoi colori sono il verde , il viola ed il nero . Si veste di viola e dalla sua vita pendono delle foglie di mariwò ( guano ); usa una borsa di pelle abbellita con conchiglie; la sua collana è di perline nere e verdi alternate.
I suoi animali preferiti sono : gallo, cane , colomba, caprone e capra .
Alcune delle sue piante predilette sono: anamù, guizzo di cavallo, zenzero, jaguey, tribolo giallo e carrubo .
ORULA Per il cattolicesimo è San Francesco d’Assisi e la sua festa si celebra il 4 Ottobre.E’ l’indovino, padrone della tavola di Ifa che svela il futuro agli uomini, e ciò permette loro di avere nelle mani le redini del loro destino e cambiarlo a loro favore in caso di difficoltà. Egli mostra anche la via agli Orishas.Orula non si impadronisce dei suoi figli, si riceve soltanto. I suoi attributi sono: l’Ate di Ifà, l’Ekuele, gli Ikines, l’ Irofa, e l’Iruke.L’Ate di Ifà o tavola di Ifà è un pezzo do legno a forma di piatto, con o senza decorazioni, dove sono segnati i quattro punti cardinali gli Ikines che sono la noce della palma o de kola.Orula ha ricevuto da Changò l’Ate di Ifà e i segreti della divinazione che gli permettono di essere il mediatore fra gli uomini e gli Orishas.I suoi figli o sacerdoti di Ifà, che siano santeros o no, devono essere uomini ben definiti sessualmente; se sono santeros devono abbandonare l’adorazione dell’Orishas che li incorona e dedicarsi ad essere solamente sacerdoti di Orula , cioè diventare Babalawo.Per consultare l’Atè o Tavola, i babalawos usano l’Irofa ( corno di cervo ), l’Iruke ( coda di cavallo ), l’Ekuele e la polvere chiamata Yefà, che si ricava dalle zanne dell’elefante, o dall’igname macinato ( pianta erbacea ). Tutto ciò è utilizzato dal Babalawo nel quarto e più completo sistema divinatorio della Santeria, che non è di uso quotidiano come gli altri tre, perché si utilizza solamente quando Orula scende per parlare con coloro che vanno a consultarlo.I suoi colori sono: il verde e il giallo, per questo la sua collana e il suo Eddè ( braccialetto sacro ) sono di perline alternate di questi stessi colori.Orula si può ricevere senza essere santero; Ifà offre un’opzione addirittura per coloro che non sono destinati ad essere babalawo.Per le donne, il massimo livello raggiungibile riguardante le cerimonie di Ifà è il ICO-FA, e per gli uomini il ABO-FACA. Quest’ultima chiamata comunemente coger la mano de Orula ( prendere la mano di Orula ) consiste nel consegnare ad Ifà una piccola ciotola o zuccheriera con il segreto di Orula, il suo Iddè e la sua collana.Ad essa possono partecipare simultaneamente vari iniziati.Come tutti gli Orishas, Orula ha le sue piante preferite che sono: olivo silvestre, Aguinaldo viola, panico, altea, arabo, astronomia, baston de San Francesco e liana de fideo. I suoi animali preferiti sono: capra, gallina nera e colomba
OSAIN: Si sincretizza con San Silvestro e con San Antonio Abate, la sua festa è il 31 Dicembre.
Ha solo il piede destro, il braccio sinistro, gli manca un occhio, ha due orecchie: una è smisuratamente grande e con essa non sente nulla , l’altra è sproporzionatamente piccola e con questa è in grado di udire anche il più leggero rumore; ha la testa grossa , la bocca storta e la parlata nasale; cammina salterellando su di un piede, oppure ingobbito.
Possiede un carattere astuto , sensibile, suscettibile, per cui bisogna trattarlo con delicatezza e rispetto per non farlo arrabbiare.
Egli è l’erborista, il botanico, il medico, il mago, senza il quale nella Regola di Ocha non ci sarebbero né santi, né magie, né medicina; si dice che con i suoi poteri è in grado di allontanare la morte.
E’ il padrone degli alberi, dei fiori, delle erbe, degli arbusti, delle liane e di tutto ciò che cresce nella foresta; per questo non si può prendere nulla da essa senza il suo permesso o senza ringraziarlo per il permesso concesso.
Divide i segreti della foresta con OCHOSI e CHANGO. Al primo glieli offrì in cambio del permesso di cacciare, al secondo glieli regalò, e il dio del fuoco per ringraziarlo a sua volta, gli concesse di condividere i tamburi.
Lui e CHANGO sono buoni amici, a volte vivono insieme condividendo il cibo, ma solo l’espressione massima della contraddizione .
Celibe, OSAIN rifiuta il matrimonio , non ha moglie e non la vuole; mentre il dio del tuono, CHANGO, è un donnaiolo impenitente: ha moglie , concubina e amante. Fumatore accanito, OSAIN esce di notte a chiedere il fuoco ai nottambuli. E’ il padrone di tutti i colori perché forse quelli più intensi si trovano nella foresta e nella montagna.
Le donne non possono ricevere OSAIN, è troppo forte e potrebbero rimanere sterili. Soltanto quando sono vecchie e non hanno più le mestruazioni possono ricevere il dio nella sua interezza, ma egli vive fuori della casa. L’OSAIN degli uomini vive sul tetto. OSAIN è nella foresta, perciò non si può impadronire dell’uomo, poiché, come l’oceano o il mondo , la foresta non può entrare nella testa di nessuno.
BABALU' AYE' Si sincretizza con San Lazzaro e la sua festa è il 17 Dicembre. Orisha delle malattie, specialmente veneree e della pelle.
BABALU? AYE porta le stampelle , due cani che sono i suoi eterni compagni, una borsa dove mette le elemosine, il crepitacolo con cui annuncia il suo arrivo, e una spazzola di palma .
E’ miracoloso, giustiziere, severo, vendicativo, implacabile con chi non segue i suoi consigli o non mantiene le promesse fatte.
Cammina ingobbito, ha braccia e gambe irrigidite con il corpo coperto di piaghe.
Percorre il mondo predicando la misericordia, la compassione, portando aiuto agli ammalati e curandoli con i suoi rimedi.
Questo Orisha normalmente si riceve, ma può prendere possesso della testa tramite YEMAYA’ .
Con questo Orisha non si può scherzare, non lo permette come fanno altri. I suoi messaggeri sono le mosche e le zanzare.
La sua casa-tempio è costituita da due tegami di terracotta simili a quella di ELLEGUA’ , una serve da coperchio all’altra.
I suoi vestiti di tela di juta si possono abbellire con pezzi di tela viola che è il suo colore. La sua collana è di solito di perle bianche rigate di blu o di nero, o di perle nere, a seconda della sua strada.
I suoi animali preferiti sono : caprone, colomba , gallo, gallina nera e cane.
Alcune delle sue piante preferite sono: sesamo, arachide, tutti i tipi di fagioli, mais, miglio, rosmarino, bambù selvatico, tifa , albero del sebo .
OCHOSI Per i cattolici è San Noberto.
OCHOSI è un eccellente cacciatore e gli piace anche pescare; è un guerriero coraggioso, astuto e agile .
E’ il dio del carcere, dove vive, e il protettore dei carcerati, latitanti e di coloro che hanno dei conti in sospeso con la giustizia.
La collana di OCHOSI è di perline d’ambra, corallo e di colore blu di Prussia con quattro conchiglie e pezzi di corna di cervo.
Il suo colore è il lilla o il viola chiaro che rappresenta la malinconia.
Il suo vestiario può essere di tessuto o di pelle di cervo, ma il suo disegno assomiglia a quello dei vestiti di ELEGGUA’ e OGGUN, con colori diversi.
La giacca ed i pantaloni sono, di solito, di colore viola, porta un berretto, una borsa di pelle, l’arco e le inseparabili frecce che lo identificano come cacciatore.
OCHOSI prende possesso dell’iniziato.
OCHOSI, quando non è un santo personale, vive con OGGUN nello stesso ricettacolo, essendo la sua forma quella di un arco con la freccia, ma quando è fondamento compare da solo con tanti attributi.
I suoi animali preferiti sono: colomba, capra, cervo, gallina , pesci.
Le sue piante preferite sono: basilico, liana, caguazo, incenso.
OCHUN si sincretizza con la Madonna della Carità,patrona di Cuba e la sua festa è il 12 di Settembre, anche se nelle ultime decadi alcuni fedeli le rendono omaggio l’8 dello stesso mese.Ochùn è la padrona dei fiumi, dei fiumiciattoli e dei torrenti. E’ allegra,civetta, coccolona, leziosa , accattivante, orgogliosa , arrogante, è l’immagine della mulatta cubana, moglie di Orula e amante di Chango . Ha anche un amico e complice in Elegguà che è sempre disponibile a proteggerla .E’ anche padrona dell’oro, del bronzo e del denaro; è la dea dell’amore e del piacere, la protettrice delle donne incinte. Il suo numero è il 5, percio usa cinque bracciali d’oro che fa suonare con grazia annunciando a tutti la sua presenza. Ama i ventagli, ride sempre con una risata melodiosa, provocante e sensuale.Ochùn rappresenta la dolcezza, le appartengono il miele e la cannella che utilizza per affascinare , conquistare e sottomettere gli uomini .” E’ piu facile che si stanchi il fuoco del legno e il mare dell’acqua che Ochùn degli uomini “dice una massima Yoruba.Ama moltissimo i suoi figli , li protegge ed aiuta; ma attenti a disubbidirle, il miele può trasformarsi in fiele.Quando si arrabbia è terribile ed impietosa, e costa molto ottenere il suo perdono, se mai lo concede.Una sua punizione può portare alla morte mentre la dea ride, per questo si dice che Ochùn uccide ridendo.Il suo vestito è giallo con una cintura con decorazioni d’oro, porta la corona, la sua collana è generalmente di perle gialle ed ambra; in base alla sua strada può avere inserite delle perline verdi,rosse e corallo .Si impadronisce della testa dell’iniziato. La sua zuppiera è bianca e gialla e i suoi cinque Otanes si mettono nella zuppiera con acqua di fiume; dentro ci sono anche due remi d’oro o dorati. E’la regina perciò sulla sua zuppiera si sistema una corona dorata da dove pendono cinque ciondoli d’oro o di rame con 5 punte affilate .Ama i girasoli, i suoi animali preferiti sono : pavone, gallina, tartaruga gicotea e caproni castrati.Le sue piante preferite sono: anice, zucca, cannella, girasole, melagrana, malva te, arancia , prezzemolo e pomarosa
YEMAYA’ si identifica con la madonna de Regla, patrona de la baia dell’Avana e del paese che porta il suo nome. La sua festa è il 7 di settembre.YEMAYA’ è la dea del mare; si distingue per il suo aspetto maestoso da regina, bella come il mare che le appartiene.Vi è una sola YEMAYA’ con sette strade o ovatares. Si dice che abbia partorito tutti gli altri Orishas. E’ la protettrice dei marinai e, soprattutto, una vera madre.YEMAYA’ è altezzosa, vanitosa , presuntuosa,temibile, astuta, orgogliosa e saggia. E’ una nera alta dallo sguardo penetrante, entusiasta, innamorata e allegra. Padrona del piombo e dell’argento.Il suo numero è il 7. I suoi colori sono il blu e il bianco. Veste con la gonna a sette falde con i suoi colori preferiti; la sua danza ricorda l’ondeggiare del mare.La sua collana è di perline blu , bianche o di agua (vetro trasparente oppure opaco ) La si chiama con una maraca bianca e blu.YEMAYA si impadronisce, tranne quando la sua strada è OLUKUN ( l’oceano ), perché come dice Lidia Cabrera: in nessuna testa può entrare un mare che non ha rive.OLOKUN si riceve. I suoi otanes sono sette e si sistemanoIn una grande zuppiera, generalmente bianca e blu, contenente acqua. Si completa con elementi rappresentativi della vita marittima come : l’ancora , i remi, il salvagente, le chiavi , il sole, la sabbia e sette braccialetti d’argento o di metallo bianco.YEMAYA’ preferisce la melassa della canna da zucchero al miele d’ape. I suoi animali sono: coniglio, serpente, anatra, gallo, scarafaggi e caprone.Le sue piante preferite sono : crescione, bietola, maggiorana, coriandolo, verbena, malanga, basilico rosso, colonia, mariposa, erba mora, cocomero, lattuga, peperone rosso dolce, frescura, portucala ed altre.
AGGAYU’ SOLA' si sincretizza con san Cristofaro patrono della città dell’Avana . La sua festa si celebra il 16 Novembre.AGGAYU’ rappresenta la sfera del mondo . E’ un gigante, padre di CHANGO’ per la maggioranza, per altri è il fratello ; gli appartengono le comete, il deserto e i fiumi. Rappresenta il potere e la forza.Ha un brutto carattere: impulsivo, bellicoso, va facilmente in collera , di forte temperamento, rispettato da tutti; la sua casa può rimanere aperta poiché nessuno vi osa entrare.I suoi bastoni sono la palma reale e la ceiba.Si riceve sulle spalle ed è il protettore degli autisti e scaricatori.Il suo vestito consiste in un pantalone e una giacca rossa e bianca molto simili al vestito di suo figlio SCHANGO’.Il suo otà ha l’aspetto di una montagna, e se è fondamento porta 9 attrezzi.I suoi animali preferiti sono: caprone castrato, pollo , colomba e gallina :Le piante che preferisce sono: amaranto, miraguano , mammea , mamoncillo .
LOS IBAYIS Orishas gemelli , femmina e maschio, che si sincretizzano con San Cosimo e San Damiano.Figli di CHANGO’, sono l’espressione della gioia e dell’innocenza infantile. La maggioranza afferma che la loro madre è ACHUN, altri che sono figli di OYA’, anche se furono allevati da YEMAYA’.Alleati incondizionati del padre che li vizia sempre.Gli IBEYIS sono birichini, giocherelloni, amano la musica, per questo ognuno porta sempre un tamburello con il quale hanno sconfitto il diavolo.Là dove suona un tamburo si trovano loro. Amano molto la frutta e i dolci. Vestono di rosso e bianco , vivono sulle palme, come il padre.Rappresentano e proteggono i bambini, e molto spesso , come loro, sono più potenti degli adulti.Ognuno ha quattro piccoli otà, quelli della femmina sono rotondi, quelli del maschio allungati e si mettono in due urne:bianca e blu per la femmina, bianca e rosa per il maschio.I loro animali preferiti sono la colomba e il pollo.Le loro piante sono: hicaco, sapota, pomodoro, sagù.
Carissimi amici , siamo giunti ormai alla fine di questo viaggio meraviglioso nella cultura cubana , spero di avervelo trasmesso con semplicità attraverso questi piccoli cenni di cultura sulla Santeria. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto. Spero in un prossimo futuro di continuare questo viaggio nel mondo della Santeria parlandovi degli aspetti socio/culturali e politici che investono la popolazione Cubana. Le recensioni di El Sonero Dj le puoi leggere sul sito